La mia voce soffusa
richiama l'aria salmastra:
"Quante volte il sole si rispecchia nel lago soave?"
Oh, quanti giganti silvani
s'impongono tra cielo e terra!
I miei occhi scrutano
orizzonti ignoti,
ove alcun uomo non ha mai messo piede:
"Quante anime di uomini
questo paesaggio avrà plasmato?"
I miei orecchi odono melodie:
ugelli canterini,
voci umane librare nel vuoto,
parole senza senso.
Degli alberi le braccie gonfie di frutti,
leggeriti dal soffio eterno del vento.
I sensi dell'uomo e della natura
unirsi in un solo, unico desiderio:
"Morire in Terra,
Rinascere in Cielo".
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