mercoledì 5 novembre 2008

Supplemento alla mia Anima

Pagine stracciate
di un Libro mai Letto,
di un Diario Inconfessabile,
di un Giornale Inutile...
Solitaria Pagina
della Mia Vita,
che macchiata dalla sofferenza,
s'illumina solo della Tetra Madre,
ch'in Lei trova un Appiglio:
il Suo nome è Impensabile,
Irrangiungibile,
Indicibile...
Mai avrei pensato un Calvario simile!
Mai avrei appreso Nulla di Me,
se non quello impercettibilmente
violato dalla Gente!
Mai avrei osato un simile gesto!
Ma ora leggo Pagine,
il cui scopo è quello
di limitare la mia Subdola Esistenza
e
trasformarmi in un Libro di fantasia,
le cui pagine son sfogliate
con amore e gioia,
non immerse in dolore ed angoscia...
Supplemento alla mia Anima

lunedì 26 maggio 2008

Fuoco

Fiamme unite dallo scorcio di sguardi


che s'innalzano, s'inchinano


agli occhi dei passanti.



Ardore eterno, passione ardente,


eterno passionale...



Sei tu che nella notte spii gli amanti,


accarezzandoli col tuo leggiadro velo;


invogli i loro corpi all'eterna passione,


al continuo gioco di carezze:


è questo il tuo nettare divino...


...Il tuo nome dà calore, gioia, armonia;


la tua identità fa paura, distrugge:


così sei conosciuto!



Ma in qualunque lingua ti chiamino,


tu sarai sempre la vitale fiamma


che acccende il cuore degli amanti.

lunedì 19 maggio 2008

By WILLIAM SHAKESPEARE

L'uomo che non ha alcuna


musica dentro di sé,


che non si sente commuovere


dall'armonia di dolci suoni,


é nato per il tradimento,


per gli inganni, per le rapine.





I motivi del suo animo sono foschi


come la notte,


i suoi piaceri neri


come l'Erebo.





Non vi fidate di un siffatto uomo.


Ascoltate la musica...

sabato 10 maggio 2008

Illuminati, La Bestia Di Sangue è qui Per Te...




Silenzio. Sangue.


Tenebre. Terrore.




La Bestia assetata assopita d'un tempo


s'è svegliata:


Trema Creatura Fragile,


il tuo Incubo


è Qui!





Senti il Fremore della tua pelle:


è dolce melodia per Me...




Scappa. Scappa.


Il tuo correre sarà


inutile,


come inutile


è il selvaggio batter d'ali


di una fragile farfalla


Prigioniera...





Creatura, Tu sei Mia!




Nessuno potrà strapparti


da Me, dalla Bestia:


necessito di Te, del Tuo Cuore,


fragile Creatura,


non temere:


sarò La Tua Dolce Melodia...




Ti cullerò, come una


generosa e dolce Madre.





Guarda, Creatura. Guarda il Cielo.


Illuminati delle sue Stelle


per un'Ultima Volta.




Illuminati. Trema. Giaci


tra le Tenebre sinuose della Tua Anima.


lunedì 18 febbraio 2008

...ARTE...

Oggi parlerò di un altro mio grandissimo pittore: Raffy, ovvero Raffaello Sanzio! In particolare, "La scuola d'Atene".





Sembra di essere sotto i portici di un ateneo, insieme alle illustri menti filosofiche di ogni tempo: in primis, spiccano Platone(l'anziano signore vestito di rosso, al centro) e il giovane al suo fianco, Aristotele... Se si osserva bene, ci sembrerà di vivere quei momenti, sentire il vociare della folla e il discutere dei filosofi su cosa sia Etica, Ragione, Anima, Amore...


Un turbinio di voci e popoli... Un vortice di emozioni e sentimenti... Un portico su un mondo che non c'è più...


Sensazioni di pace e tranquillità mi invadono: i colori così tenui, ma vivaci; le persone in pose naturali, quasi fossero state scattate fotografie all'improvviso, senza che i protagonisti se ne rendessero conto! E tutto questo a distanza di secoli! STUPEFACENTE! E per dare un qualcosa di ancora più antico ecco apparire un tempio greco e una bellissima cornice dipinta attorno: una vera e propria foto che ritrae gli uomini di un tempo ormai andato...


Un po' di malinconia mi pervade: avrei tanto voluto essere fra quella folla ed ascoltare Aristotele, Pitagora o Platone sul discorrere del tempo, della composizione dell'anima... E, invece, -ahimè- sono intrappolata in questo secolo, che non mi appartiene! Un secolo dove si DICE esserci dialogo, ma che in realtà non vi è affatto... Sarebbe stato bello interagire coi più grandi filosofi che la Grecia abbia mai partorito... Ma non è così... E, almeno in questo (purtroppo!), dovrò accontentarmi!


Tuttavia, ci sono pittori come Sanzio che mi rallegrano coi loro miti dipinti, fermati dal logorio del tempo... Ma la cosa più bella di quest'opera è che tutta immaginazione... Una scena di altri tempi anche per Sanzio, che la raffigura divinamente! Evoca fantasmi del passato in scenari del presente... Del suo presente... Parla a generazioni future... Il nostro futuro permane in questo quadro: ognuno di noi vorrebbe fare il modello per un famoso pittore per essere ricordato...


L'uomo, d'altronde, VUOLE ESSERE RICORDATO DAI POSTERI! Quest'opera non è solo un bel quadro ricco di emozioni forti, non è solo puro realismo di forme... Qui vi si legge anche la natura volubile e fugace dell'essere umano che aspira alla gloria e all'immortalità! Le statue che coronano l'interno e l'esterno dello scenario non sono altro che dei, titani, creature mitiche di una bellezza estrema e di una perfezione che non è di questo mondo... La ricomparsa del Neoclassicismo non è altro che l'elevazione dell'uomo alla sua natura effimera, imperfetta ad una forma di perfezione estrema... Questo dipinto ne è la prova!

venerdì 1 febbraio 2008

IL TEMPORALE


Ed ecco il cielo scurirsi,


le nuvole affollarsi e divenire cupe, minacciose.


Il chiaro sorriso del mattino scomparire e,


al suo posto, l'enorme lenzuolo nero del temporale.


Vicino, sempre più vicino:


il temporale é in agguanto,


in agguato dietro i cuscini del mistero.


Le nuvole generare lunghe braccia


squarcianti il lenzuolo minaccioso.


Ed ecco il rombo dei tuoni,


alzarsi nel cielo, come giocosi bambini.


Infine la pioggia, generatrice di vita.


POI, IL NULLA...

mercoledì 30 gennaio 2008

PoEtA di StRaDa

Materne incomprensioni


si spezzano


in ricordi


tristi


d'un poeta di strada.





Sente in sé


la lontananza


da sua madre,


ch'un tempo


si sprecava


in dolci sguardi,


immense carezze,


tenere effusioni...





Ora,


nel buio tetro


d'una gelida casa;


Ora,


nel finto chiarore


d'un lampione di strada,


il poeta


piange...





...




...La sua malinconia,


come fiume in piena,


irriga la Poesia


di dolci lacrime,


di dolci immagini,


di dolci ricordi...



lunedì 28 gennaio 2008

...Ricordi...

Melodie ovattate accarezzano pensieri svogliati.

Soffiano sul cuore aneliti di gioia e colori tenui trasformano lievi memorie in fervidi colori.

Sapori inattesi ridestano percezioni sbiadite...

venerdì 25 gennaio 2008

"Amore & Psiche"




Incondizionatamente dagli sguardi della gente,


mi sento soffocare,


come inghiottita dalla tempesta,


in un grido sommesso d'acuto dolore...


...Tremo al solo pensiero,


e piango, e sospiro, e temo


questa mia dannata anima,


silenziosamente camuffata


da perfetta cortigiana di pensieri...


...Ma i miei pensieri sono puri, sinceri


e mi sospingono su rive, disseminate d'Amore:


Quale perfetto Dio, quale essere di suprema bellezza!?


Al dolce pensier d'unirmi ad esso la mia anima trapela,


incessantemente travolta da Amore:


Quale uomo più puro, eppur così temuto da uomini e dei?


Non demone di Morte,


ma messaggero d'Amore!!


Insidiose portatrici di disperazione,


quali tremendi ostacoli


dovrò superare per ricongiungermi ad esso?


Quante furiose ancelle di Morte


dovrò ingannare?


Tu, oh Psiche cara, ingenua


creatura dal cuore puro...

giovedì 24 gennaio 2008

...ARTE...

Oggi vorrei parlarvi del mio adorato KANDINSKY, specialmente di una tra le sue opere più belle: "Composizione VIII".
Non prendetemi per pazza!
Lo so che è un pittore astrattista, ma lo adoro!!!!!!
Quindi basta parlare e godiamoci (almeno io lo farò, non so voi...! Ma spero di SI!)
il suo capolavoro...

Che dire! Un insieme di forme e colori!
Un vortice, una girandola di pensieri ed emozioni!
Non so voi... Ma io ci leggo una voglia di vivere, un senso di tranquillità interiore e pieno estro artistico...
In una parola sola... ME!
Si esatto!
Se mai volessero ritrarmi, direi di dipingere questo quadro...
Perché sprizzo colori da ogni poro (anche se adoro il blu, rosso, viola e nero e di nero mi vesto sempre!); sono effervescente come questo dipinto e perché ADORO QUESTA COMPOSIZIONE!
E voi!? O.o

mercoledì 23 gennaio 2008

Vampiro





Presto la Luna scenderà tetra e maestosa


in questo cuore morto da una vita,


ridandogli il calore del suo focolare:


un nome che lo faccia battere...





Purtroppo il corpo è gelido


e fermamente deciso a rimanere insensibile


al chiarore della Madre Luna,


al gelido Vento del Nord,


al Calore di un Amore Umano.





Di umano in me non vi è rimasto più nulla!


Solo un ricordo piacevole della mia vita passata:


persino i dolori provati in passato


ora diventan dolci carezze di donna...





Voi Umani,


così labili e fugaci


come un battito d'ali,


siete fortunati, seppur nella Vostra misera Sorte:


potete amare alla luce del Sole


e addormentarVi, stanchi dei Vostri corpi amati,


per poi risvegliarVi con la fievole luce del mattino


che malinconica Vi accarezza il viso.





Per me questo è


un meraviglioso sogno


ed un oscuro incubo,


celato dietro il più bell'assassino,


che ogni Uomo vorrebbe desiderare...





...Solo della Luna il mio Spirito


può goderne la presenza,


Solo in Lei la mia Anima


trova rifugio!


martedì 22 gennaio 2008

Litania d'Amante

Anime inquiete accompagnate il mio cammino,


donatemi la paura, raggelatemi il sangue,


fortificate il mio spirito cosicche' io possa raggiungere


la meta ultima di questo mio peregrinare.


Colei che tutti vorrebbero amare.

lunedì 21 gennaio 2008

Ultimo respiro d'amore


Tetra e casta Mietitrice, adagia sulla tua lama cremisi


l'ultimo mio sospiro. Accettalo come dono per avermi


concesso preziosi attimi di vita,


trascorsi contemplando in occhi meravigliosi luci di stelle lontane.


domenica 20 gennaio 2008

venerdì 18 gennaio 2008

GHOST



Apparizioni di fantasmi,


Turbinio d'emozioni,


Comunioni di sguardi,


Pensieri che s'infrangono nel buio della mia mente,


attesi nelle tenebre assopite della mia anima...



...Dolci sensazioni


di strani incontri...

mercoledì 16 gennaio 2008

LAMARTINE, "Le Lac"

Ainsi, toujours poussés vers de nouveaux rivages,


Dans la nuit éternelle emportés sans retour,


Ne pourrons-nous jamais sur l'océan des âges


Jeter l'ancre un seul jour?




Ô lac ! l'année à peine a fini sa carrière,


Et près des flots chéris qu'elle devait revoir,


Regarde! je viens seul m'asseoir sur cette pierre


Où tu la vis s'asseoir!




Tu mugissais ainsi sous ces roches profondes,


Ainsi tu te brisais sur leurs flancs déchirés,


Ainsi le vent jetait l'écume de tes ondes


Sur ses pieds adorés.




Un soir, t'en souvient-il? nous voguions en silence;


On n'entendait au loin, sur l'onde et sous les cieux,


Que le bruit des rameurs qui frappaient en cadence


Tes flots harmonieux.




Tout à coup des accents inconnus à la terre


Du rivage charmé frappèrent les échos;


Le flot fut attentif, et la voix qui m'est chère


Laissa tomber ces mots:




"Ô temps! suspends ton vol, et vous, heures propices!


Suspendez votre cours:


Laissez-nous savourer les rapides délices


Des plus beaux de nos jours!




"Assez de malheureux ici-bas vous implorent,


Coulez, coulez pour eux;


Prenez avec leurs jours les soins qui les dévorent;


Oubliez les heureux.




"Mais je demande en vain quelques moments encore,


Le temps m'échappe et fuit;


Je dis à cette nuit: Sois plus lente; et l'aurore


Va dissiper la nuit.




"Aimons donc, aimons donc! de l'heure fugitive,


Hâtons-nous, jouissons!


L'homme n'a point de port, le temps n'a point de rive;


Il coule, et nous passons!"




Temps jaloux, se peut-il que ces moments d'ivresse,


Où l'amour à longs flots nous verse le bonheur,


S'envolent loin de nous de la même vitesse


Que les jours de malheur?




Eh quoi! n'en pourrons-nous fixer au moins la trace?


Quoi! passés pour jamais! quoi! tout entiers perdus!


Ce temps qui les donna, ce temps qui les efface,


Ne nous les rendra plus!




Éternité, néant, passé, sombres abîmes,


Que faites-vous des jours que vous engloutissez?


Parlez: nous rendrez-vous ces extases sublimes


Que vous nous ravissez?




Ô lac! rochers muets! grottes! forêt obscure!


Vous, que le temps épargne ou qu'il peut rajeunir,


Gardez de cette nuit, gardez, belle nature,


Au moins le souvenir!




Qu'il soit dans ton repos, qu'il soit dans tes orages,


Beau lac, et dans l'aspect de tes riants coteaux,


Et dans ces noirs sapins, et dans ces rocs sauvages


Qui pendent sur tes eaux.




Qu'il soit dans le zéphyr qui frémit et qui passe,


Dans les bruits de tes bords par tes bords répétés,


Dans l'astre au front d'argent qui blanchit ta surface


De ses molles clartés.




Que le vent qui gémit, le roseau qui soupire,


Que les parfums légers de ton air embaumé,


Que tout ce qu'on entend, l'on voit ou l'on respire,


Tout dise: Ils ont aimé!





TRADUZIONE SCRITTA DA ME:





Così noi, tutt'ora sospinti verso nuove rive


E travolti senza ripensamento nell'eterna notte,


Noi non potremo mai sull'oceano dei tempi


Gettera l'ancora per un solo giorno?




O lago! L'anno ha appena finito il suo corso,


E tu guarda presso le amate onde, che Lei doveva rivedere!,


Guarda! Io, tutto solo, vengo a sedermi su questa pietra


Dove tu, o lago, un tempo La vedesti posarsi!




Così tu mugghiavi sotto queste rocce profonde,


Così tu t'infrangevi sui loro fianchi dilaniati,


Così il vento versava la schiuma delle tue onde


Sui suoi graditi piedi.




Una sera, te ne rammenti? Noi remavamo in silenzio;


Sull'onda e sotto i cieli, da lontano non si udiva nient'altro


Che il tonfo dei vogatori, che a ritmo colpivano


I tuoi flutti armoniosi.




All'improvviso voci sconosciute alla terra,


Dalla riva incantata si agitavano gli echi;


L'onda fu attenta, e la voce, che mi è ancora cara,


Lasciò stillare queste parole:




"O tempo! Sospendi il tuo volo, e voi, ore benevole!


Interrompete il vostro corso:


Lasciateci assaporare le gioie fugaci


Dei nostri giorni più belli!




"Quaggiù alcuni infelici vi implorano:


Affondate, sprofondate per loro;


Assieme ai loro giorni, strappate i segni che li divorano;


Dimenticatevi di coloro che vivono felici.




"Invano, chiedo ancora qualche attimo fugace,


Ma il tempo mi sfugge e mi evita;


Dico a questa notte: Sii più pigra; e già l'aurora


La sta consumando.




"Dunque amiamoci, quindi amiamoci! di quest'ora sfuggente,


Affrettiamoci e godiamo di questi preziosi attimi!


L'uomo non ha alcun riparo, il tempo non ha alcun approdo;


Esso affonda e noi soccombiamo!"




Tempo geloso, è possibile che questi momenti di assoluta gioia,


Nei quali l'amore ci riversa intensamente la sua felicità,


S'alzino in volo, lontano da noi e più veloci


Dei giorni più tristi?




Andiamo! Non potremo almeno rintracciarli?


Andiamo! Dici che sono totalmente passati, trascorsi per sempre? Sono, dunque, persi del tutto?


Questo tempo che una volta celi donò, questo tempo che ora li cancella,


Non celi renderà più?




Eternità, Nulla, Passato, oscuri abissi


Che ve ne fate dei giorni, che v'inghiottite?


Parlate: Celi renderete mai queste sublimi estasi,


Che ci rubate?




O lago! Rocce mute! Grotte! Oscura foresta!


Voi, che siete risparmiati dal tempo, perchè in voi il tempo può ringiovanire,


Guardate questa notte, conservatene, o bella natura,


Almeno il suo ricordo!




Che questo sia nel tuo riposo, che sia nei tuoi temporali,


Bel lago, e nell'aspetto dei tuoi sorridenti pendii,


E in questi neri abeti, e in queste selvagge rocce


Che pendono sulle tue acque!




Che il suo ricordo rimanga nello zefiro,


Che freme e passa attraverso gli scroscii delle tue sponde e attraverso le tue sponde ripetuti;


Che il suo ricordo sia nell'astro dalla fronte argentea, che imbianca la tua superficie


Coi suoi chiarori delicati!




Come il vento che geme, il canneto che sospira;


Come i profumi leggeri del tuo aere cristallizzato;


Come tutto ciò che si sente, vede e si respira...


Che tutto dica: "Un tempo si sono amati intensamente!"