domenica 9 dicembre 2007

URLO

Urlo silenziosamente,


nell'immagine dei miei ricordi


amari di solitudine.




Ali strappate alla LIBERTÀ':


urlo e grido di dolore,


nell'Ereba notte


di un tempo senza fine...





...





Sogni infranti,


libertà perdute,


urla di disperazione.




NULLA può essere motivo


di dolore,


di sofferenza,


come il ricordo di sogni


INFRANTI...





...Ed io, muta, URLO


il male che provo...




...Ed io, silenziosa, URLO


i miei sogni spenti...





...Ed io URLO,


ma nessuno riesce a sentire


le mie urla disperate di dolore...

2 commenti:

  1. Certi urli non escono dalla bocca e non entrano nelle orecchie, ma prorompono dal cuore, solo per raggiungerne un altro, ovviamente, non uno qualsiasi.

    Dolce notte

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  2. già vero... :P diciamo che questa poesia può essere dedicata alle anime in pena, in cerca dell'altro pezzetto della loro anima...

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